Nel dicembre 2015 realizzavamo a Chivasso per il Festival “Urban Art Field”, organizzato dall’associazione Alternative Karming, il muro “La Salvezza”, fu il primo intervento in cui uscimmo dagli schemi e dal modus operandi del graffiti-writing.

Il passaggio dal binomio pupo/pezzo alla ricerca attuale non è avvenuto di colpo , ma è stato un cambiamento graduale, dato dall’esigenza del momento.
nel 2014 scoppiò la guerra in Ucraina, gli avvenimenti di quei giorni divennero una questione internazionale, fu allora che sentimmo il bisogno di affrontarli e di prendere una posizione.

In tutta l’Ucraina si assisteva all’intensificazione degli scontri e alla nascita di eserciti paramilitari sia filo-russi che pro-governativi, come il battaglione Azov divenuto famoso per le accuse di crimini di guerra e tortura, composto principalmente da volontari di ispirazione nazifascista.
” Il 2 maggio a Odessa si verificò uno degli episodi più cruenti degli scontri tra maidanisti e anti-maidanisti. Un gruppo di manifestanti filo-russi, cacciati dalla piazza che stavano occupando per protesta (Campo Kulikov), si era rifugiato nella Casa dei Sindacati. Una folla di ultras calcistici e nazionalisti ucraini, armati di bastoni e bombe molotov, circondò l’edificio e vi appiccò il fuoco, senza che la polizia intervenisse in loro difesa. Il numero delle vittime (arsi vivi, soffocati, colpiti da arma da fuoco o linciati dalla folla) fu di circa 48 civili. “
Nel 2016 un rapporto dell’OSCE ritiene il battaglione Azov responsabile dell’uccisione di massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell’uso sistematico di tecniche di tortura fisica e psicologica.

Nell’aprile 2014, il vice governatore del DODA (Dnipropetrovsk Oblast) Filatov dichiarò che l’oligarca ucraino Kolomoisky si impegnava a pagare 10000 dollari per ogni russo o filo-russo “consegnato” alle autorità, a metà dello stesso mese furono 8 le persone consegnate all’esercito.


Nei mesi seguenti decidemmo di realizzare, durante una jam al Parco Dora, un muro sugli accadimenti in Ucraina, realizzando un lettering con scritto “CRIMEA” e a destra l’oligarca Kolomoisky in tutta la sua magnificenza.

La “Guerra del Donbass” è stato il primo grande conflitto nel cuore dell’Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, fu per questo motivo che sentimmo il dovere di non fermarci alla lettura degli articoli sui quotidiani e su internet ma di affrontare gli accadimenti a modo nostro, diffondendo e discutendo le notizie che arrivavano dall’Ucraina.
Anche se oggi non fa più notizia, il conflitto è ancora in corso.