“In occasione della mostra “China Goes Urban“, il MAO ha chiesto a quattro street artists torinesi di proporre delle opere su tela ispirate a temi e soggetti presenti nelle collezioni permanenti del museo.“
Il 10 e 11 dicembre 2020 abbiamo realizzato, all’interno delle sale del Museo di Arte Orientale di Torino, l’opera “Cavallo celeste”, rientrata alla fine dell’evento nelle collezioni del Museo.
I cavalli, “emblemi di nobiltà, eleganza, velocità e potenza” sono sempre stati, nei secoli, il simbolo di uno status sociale per l’èlite d’Oriente come d’Occidente.
La loro figura e le gesta che accompagnano sono rientrate anche nelle storie delle culture popolari, arricchendosi nel corso del tempo di leggende e valenze soprannaturali.

Uno dei miti cinesi più noti è proprio quello dei «Cavalli Celesti», destrieri capaci di trasportare chi li cavalcava nelle terre degli immortali, un tramite tra la dimensione materiale e spirituale. Abbiamo scelto di omaggiare questa leggenda rappresentando uno dei pezzi della collezione permanente del Museo d’Arte Orientale, contestualizzato con gli elementi tipici del paesaggio d’Oriente.
Sullo sfondo abbiamo “astratto” un paesaggio collinare ed un fiume in cui viene riflessa la collina più distante, la scelta di rappresentare un fiume non è casuale in quanto in alcune leggende si narra che i cavalli celesti avessero la loro origine, come i draghi, proprio dall’alveo del fiume.
Se la collina rappresenta il mondo materiale, la volta celeste rappresenta il mondo spirituale, le stelle ad otto punte sono tipiche delle volte celesti medievali europee.

Sulla destra il sole viene rappresentato nelle sue diverse fasi, a simboleggiare la ciclicità del tempo, in primo piano e in controluce una pianta di bambù, anche se presente ormai in tutto il mondo, è culturalmente associata al continente Asiatico.
L’evento è stato a cura di Roberto Cortese, hanno partecipato all’evento Nice and the fox, Encs e Karim.
Ringraziamo tutte le persone con cui abbiamo collaborato per questo evento.
PH. Lociratolo Francesco